Valproato in gravidanza riduce il quoziente intellettivo dei nascituri
Uno studio ha mostrato che l’impiego del farmaco antiepilettico Valproato ( anche noto come Depakin ) durante la gravidanza può avere effetti negativi sul quoziente intellettivo del bambino, fino all’età di sei anni.
Una ricerca del 2009 aveva mostrato che l’uso di Valproato in gravidanza aveva effetti sul quoziente intellettivo del nascituro fino all’età di tre anni.
Questo aveva indotto l'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ad aggiungere alle avvertenze sul medicinale che l’esposizione fetale al Valproato poteva avere effetti negativi sulle funzioni negative del nascituro.
Il nuovo studio ha mostrato l’associazione tra farmaci antiepilettici in gravidanza e le alterazioni della funzione cognitiva nei bambini fino all’età di sei anni.
Inoltre, sono stati valutati diversi indicatori cognitivi, come l’abilità verbale e la memoria.
Sono stati anche presi in esame gli effetti dell’Acido Folico assunto dalle madri durante la gravidanza sul quoziente intellettivo e la capacità di ragionamento dei bambini.
Nel periodo 1999-2004 sono state analizzate 305 donne incinte negli Stati Uniti e in Gran Bretagna in terapia con uno di quattro farmaci antiepilettici ( Valproato, Carbamazepina, Lamotrigina e Fenitoina ) e 311 bambini. Di questi, 224 avevano completato 6 anni di follow-up.
All’età di sei anni, i bambini nati da donne che avevano assunto Valproato durante la gravidanza avevano un quoziente intellettivo ridotto di 7-10 punti, rispetto ai bambini nati dalle donne che avevano fatto uso di altri antiepilettici durante la gravidanza ( quoziente intellettivo medio, QI: 97, IC 95%: 94-101 con Valproato, 105, 102-108 con Carbamazepina, p=0.0015, 108, 105-110 con Lamotrigina, p=0.0003 e 108, 104-112 con Fenitoina p=0.0006 ).
L’esposizione al Valproato è inoltre risultata associata a una ridotta abilità verbale e mnemonica.
Gli effetti del farmaco sul quoziente intellettivo e sulle altre abilità cognitive erano dipendenti dalla dose del medicinale.
Infatti, i bambini con il peggior quoziente intellettivo e capacità cognitive erano quelli nati dalle donne che facevano uso di più alte dosi di Valproato.
Le capacità cognitive di questi bambini sono migliorate con l’aumentare dell’età.
L'assunzione di Acido Folico da parte delle madri epilettiche ha migliorato il quoziente intellettivo dei bambini.
Per alcuni pazienti, il Valproato è l’unico farmaco in grado di controllare l’epilessia. Per questi pazienti, i dati sugli effetti dose-dipendenti del Valproato e gli effetti positivi dell’Acido Folico, sono di particolare importanza.
Il quoziente intellettivo di un bambino di 6 anni è predittivo delle performance scolastiche e delle capacità cognitive nell’età adulta.
La ricerca ha indicato che l’uso di Valproato in gravidanza può avere effetti negativi a lungo termine sulle funzioni cognitive dei bambini. ( Xagena_2013 )
Fonte: Lancet Neurology, 2013
Xagena_Medicina_2013