Farmacoresistenza nell'epilessia
L'epilessia è resistente al trattamento farmacologico in circa 1/3 dei casi, ma i meccanismi non sono noti.
Nei tumori, la farmacoresistenza è stata studiata in modo approfondito.
Tra i vari meccanismi di resistenza, l'iperespressione delle proteine della farmacoresistenza, come la glicoproteina-P1 (MDR1) e la proteina associata alla resistenza a più farmaci (MRP1), sono state mostrate essere correlate alla resistenza cellulare nei confronti dei farmaci antitumorali.
Precedenti studi nell'epilessia hanno dimostrato che MDR1 e MRP1 possono anche essere iperespresse nel tessuto cerebrale dei pazienti con epilessia refrattaria, l'espressione è stata evidenziata nelle cellule gliali e nei neuroni, che normalmente non esprimono queste proteine.
I Ricercatori del Dipartimento di Clinica Neurologica dell'University College London ( UK) hanno esaminato l'espressione di MDR1 e MRP1 nell'epilessia refrattaria da 3 comuni cause: tumori neuroepiteliali (8 casi), displasia corticale focale (14 casi) , sclerosi ippocampale (8 casi).
L'espressione è stata studiata con metodiche immunoistochimiche nel tessuto lesionale ottenuto da resezione terapeutica e confrontata con l'espressione nel normale tessuto adiacente alle lesioni.
In tutti i casi di tumore neuroepiteliale gli astrociti reattivi entro i noduli tumorali esprimevano MDR1 e MRP1 ed in 5 casi su 8 di sclerosi ippocampale.
Nei 14 casi di aplasia corticale focale, l'espressione di MDR1 e MRP1 è stata osservata negli astrociti reattivi in tutti i casi.
In 5 casi di displasia, l'espressione di MRP1 è stata anche notata nei neuroni displastici.
MDR1 (ed anche MRP1) è in grado di trasportare alcuni farmaci antiepilettici.
L'iperespressione di queste proteine nel tessuto dei pazienti con epilessia refrattaria fanno ipotizzare un possibile meccanismo di farmacoresistenza.
Gli Autori hanno proposto che le proteine della resistenza iperespresse abbassano le concentrazioni interstiziali dei farmaci antiepilettici e pertanto rendono l'epilessia resistente al trattamento con i farmaci antiepilettici.
Sisodiya SM et al, Brain 2002; 125: 22-31
( Xagena 2002 )